Politecnico di Milano: il mercato dei droni è in crescita
Politecnico di Milano: l’Osservatorio Droni rivela che il mercato dei droni in Italia nel 2020 è arrivato a valere 73 milioni di euro. Secondo questo recente studio il comparto dei droni ha avuto una forte spinta nel periodo pandemico soprattutto in riferimento a particolari ambiti di applicazione.
Il Politecnico di Milano studia il mercato italiano dei droni
L’Osservatorio Droni della School of Management del Politecnico di Milano si occupa dello studio del mercato dei droni, delle relative applicazioni e della normativa di riferimento. Durante il 2020 il settore ha avuto una crescita positiva soprattutto grazie alle attività legate alla logistica e alla consegna delle merci. La crescita è stata rilevata sia nel territorio italiano che estero. Molte sono infatti le aziende che hanno deciso di investire in questo settore, come per esempio il colosso DHL. Ve ne abbiamo parlato anche in precedenti articoli, leggete anche “Consegne DHL: nuovo progetto con droni”.
Fondamentali per questa spinta positiva rilevata dal Politecnico di Milano durante la pandemia sono state poi anche altre attività. E’ il caso del monitoraggio della popolazione, la consegna di materiale medico o la comunicazione delle linee guida sul distanziamento sociale e la sanificazione diffuse attraverso l’impiego dei droni.
In generale l’Osservatorio del Politecnico di Milano ha gestito circa 60 progetti a livello internazionale istituiti in risposta alla pandemia, di cui il 70% promosso da pubbliche amministrazioni. Ciò a sottolineare l’interesse per il mondo dei droni non solo a livello di imprese private, ma anche di enti pubblici.
Sempre secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano, i prossimi anni seguiranno un trend positivo. Infatti per esempio nel settore della logistica ben il 31% degli operatori hanno dichiarato che potenzieranno le loro flotte di droni nei prossimi tre anni.
Paola Olivares, Direttrice dell’Osservatorio Droni del Politecnico di Milano ha infatti dichiarato: “Ci aspettiamo sicuramente che questa tecnologia diventerà di utilizzo comune per le aziende entro i prossimi 3-5 anni”.
Una previsione decisamente importante che induce a ben sperare in questo giovane settore dalle molteplici possibilità.