Spionaggio militare con droni in GermaniaEsteri News 

Spionaggio militare con droni in Germania

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Allarme in Germania per il sospetto di atti di spionaggio militare con droni su campi di addestramento sorvolati durante la notte.

Si tratta di alcuni voli sospetti registrati dalle 22.00 alla mezzanotte su alcuni siti di addestramento della Bundeswehr. Sono luoghi dove avvengono esercitazioni e addestramenti militari da parte dell’esercito tedesco. Il sospetto, ovviamente, è che i velivoli abbiano l’obiettivo di raccogliere immagini e filmati che possano dare opportune informazioni su strumentazioni e modalità di operare dei militari tedeschi.

Non sono state rilasciate molte altre informazioni riguardo questi episodi di spionaggio militare. Esistono comunque anche altre segnalazioni di voli non autorizzati di droni in altre zone di questa stessa regione tedesca negli ultimi tempi.

In questo ultimo periodo abbiamo imparato a riconoscere i droni come strumenti spesso legati alle attività militari. Il caso del loro impiego per spionaggio militare ci riporta ancora una volta in questo settore del quale vi abbiamo parlato in altri articoli, leggete anche “Droni militari cinesi schierati su camion”.

Droni per lo spionaggio militare

Il sospetto i voli che alcuni droni effettuano sui centri di addestramento della Bundeswehr abbiano scopi di spionaggio militare non è certo infondato. Infatti questi velivoli hanno la capacità di sorvolare ampi spazi anche durante le ore notturne, raccogliendo immagini precise e nitide.

Il rumore prodotto dai droni non è eccessivo, soprattutto se volano ad una certa altezza. Grazie comunque all’alta definizione che caratterizza le loro camere, i droni riescono a catturare immagini precise anche sorvolando ad una quota più elevata per evitare di essere riconosciuti.

Per fronteggiare il pericolo di spionaggio militare con i droni, l’esercito tedesco ha quindi confermato la possibilità di impiagare anche sistemi antidrone. Tra questi fondamentali sarebbe il fucile HP-47 che riesce ad interrompere la connessione tra drone e GPS tramite apposite interferenze.

In questo modo i velivoli saranno costretti a ritornare dal loro pilota o ad atterrare. L’obiettivo, quindi, è proprio quello di evitare che questi mezzi riescano a sorvolare zone dalle quali potrebbero trapelare informazioni militari di una certa importanza.

 

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