Droni per la salvaguardia di animali
A causa del continuo aumento di episodi di bracconaggio, in Kenya si è deciso di utilizzare anche i droni per la salvaguardia di animali.
Particolarmente delicata è la questione della tutela degli elefanti; infatti si è calcolato che ne viene ucciso un esemplare in media ogni 15 minuti tanto che nell’ultimo decennio la mortalità degli elefanti dovuta al bracconaggio sta superando il tasso di riproduzione. Purtroppo nonostante il divieto internazionale al commercio dell’avorio, la sua richiesta è tuttora elevata soprattutto in Asia dove viene utilizzato nella medicina tradizionale e viene visto come simbolo di prestigio e ricchezza.
L’utilizzo dei droni per la salvaguardia di animali e nello specifico degli elefanti è diventato negli ultimi anni un valido e innovativo aiuto ai vari metodi di contestazione alla caccia illegale per quelle associazioni che mirano anche a studiare come l’aumento della popolazione umana riduca sempre più gli spazi naturali nei quali vivono gli elefanti. Un esempio è il Mara Elephant Project che si occupa della protezione dei pachidermi nel Masai Mara in Kenya.
I droni maggiormente utilizzati dal Mara Elephant Project contro il bracconaggio sono il DJI Mavic 2 Enterprise Dual (Leggete anche “Dji Mavic 2 Enterprise Dual con doppia ottica”) o il Mavic 2 Enterprise Zoom in quanto le loro telecamere con zoom 30x e in grado di offrire immagini termiche rendono più facile la localizzazione dei bracconieri che spesso agiscono nelle tarde ore della sera o durante la notte. Grazie a queste telecamere si è in grado di ricevere immagini chiare anche a chilometri di distanza dal luogo controllato dal drone in piena sicurezza e si possono registrare filmati che verranno poi analizzati con maggiore attenzione. In questo modo le squadre di controllo possono condividere immagini e filmati anche con le autorità preposte alla sorveglianza e con la polizia.
Grazie all’utilizzo di droni per la salvaguardia di animali l’associazione Mara Elephant Project è riuscita a far arrestare centinaia di bracconieri e ha sequestrato 1.000 Kg di avorio.
Oltre per la lotta al bracconaggio i droni per la salvaguardia di animali vengono utilizzati anche per cercare di risolvere il conflitto uomo/elefante. In molte zone la crescita della popolazione ha portato a far sorgere città o villaggi in luoghi primi prettamente abitati dagli elefanti. Questi ultimi si sono quindi trovati a dover vivere in spazi sempre più ristretti cercando approvvigionamenti negli stessi centri abitati che hanno sottratto loro spazio vitale. Si tratta di vere e proprie invasioni da parte degli elefanti che causano non pochi problemi agli abitanti di questi luoghi.
Ecco quindi che si è pensato di utilizzare i droni per monitorare gli animali (Per approfondimenti leggete “Droni per il monitoraggio di animali”) anche attraverso l’ausilio delle termocamere che, rilevando gli animali, hanno permesso di creare una piattaforma online di raccolta dei dati sui movimenti degli animali. Il rumore emesso dai droni in volo poi è simile a quello di uno sciame di api e induce gli elefanti a cambiare rotta, consentono quindi agli osservatori di allontanare in modo sicuro e senza violenza gli animali dai centri abitati o dalle zone maggiormente esposte al bracconaggio.
Droni per la salvaguardia di animali: un altro esempio di come questi strumenti rivestano un ruolo sempre più importante in diversi settori della vita.
Ulteriori approfondimenti potete trovarli ai seguenti link: